Itanglese, bim bum bam

È settembre e si torna in ufficio. Presto i ragazzi andranno a scuola, altri in università. Ricominciano gli aperitivi con gli amici. Tutti sono più o meno ricaricati e abbronzati. Tutti ritornano dalla pausa estiva più o meno con buone intenzioni. Sperando che le buone intenzioni siano anche rivolte all'utilizzo della nostra cara lingua italiana. Abitudine, pigrizia, snobismo, a volte ignoranza, fanno stridere le nostre corde vocali con termine inglesi più o meno corretti, in vari contesti ma tutti italiani. Recentemente, nell'ormai milanesissima piazza Gae Aulenti, gremita di giovani sportivi e di persone di ogni tipo, ho sentito un ragazzo con uno "skateboard" (chissà se esiste questa parola in italiano) in mano dire ai suoi amici: "vedi, qui devi slidare". Ebbene sì, #sapevatelo, le parole #itanglesi - e cioè inglesi utilizzate nella nostra lingua italiana - sono cresciute del +440%! Quest'anno abbiamo abusato in modo particolare delle parole: Tablet, Store e Call. Forse non sappiamo più come si dicono in italiano?

Per il quarto anno consecutivo, l’agenzia di traduzioni Agostini Associati, ha diramato la classifica dei termini itanglesi più utilizzati nella lingua italiana.

Ecco la classifica.

Classifica Parola Inglese Importata dalle Aziende Termini Equivalenti in Italiano
1 Tablet Tavoletta Digitale
2 Call Chiamata
3 Store Negozio
4 Device Dispositivo
5 Smartphone Cellulare intelligente
6 Revenue Ricavi, Fatturato
7 Look Aspetto, Immagine
8 Cloud Nuvola
9 Concept Idea
10 Slide Diapositiva

Prendiamo coscienza e respiriamo. Ripartiamo anche dalla nostra bella e romantica lingua italiana. Ce la faremo? Vediamo nel 2015, anno dell’Expo se saremo migliori pur accogliendo gli stranieri che verranno a conoscere il nostro meraviglioso Paese.

Vi segnalo anche un link del Sole 24 Ore con qualche informazione aggiuntiva: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2014-05-13/call-posto-telefonata-termini-inglesi-spopolano-azienda-ecco-top-ten-piu-utilizzati-104202.shtml?uuid=AB2MbqHB

 

 

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Le RP ce l’hanno fatta

logotipo

Lo ha detto l'Assorel (Associazione Italiana delle Agenzie di Relazioni Pubbliche) e lo hanno detto gli associati: anche quest'anno le RP galleggiano.
In un mercato in cui la comunicazione vacilla e crea confusione e allergie a molte aziende che non se la sentono di investire o che davvero non hanno i budget, cresce la comunicazione Digital PR/Social Media. Vuol dire che qualcuno crede ancora nelle relazioni pubbliche e in quelle digitali. Insomma, senza comunicazione si cresce poco: alcune aziende hanno capito che in periodi di crisi è necessario "esserci" che passare inosservati.

I dati ufficiali li trovate nel PDF sul sito Assorel a questo link http://www.assorel.it/files/download_file_881158101.pdf, mentre qui trovate il comunicato stampa.

Continuiamo a comunicare!

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La breve storia delle Pubbliche Relazioni da Press Index Blog

Press Index propone un video che sintetizza l’evoluzione della professioni di PR: dal ruolo originario di megafono della politica fino all’approccio centrato sul consumatore con l’avvento dei social media.
Buona visione!

 

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Ad ognuno la propria infografica

Il linguaggio della comunicazione è caratterizzato dai più svariati aspetti e questo lo rende incredibilmente multiforme e affascinante.
Da un po’ di tempo si sono aggiunte le infografiche che in una immagine grafica comunicano in modo semplice un concetto o una storia.
Direi interessante e talvolta utili per rendere un pensiero immediato, afferrabile in un colpo d’occhio.
Non esito a dire che le infografiche sono strumenti efficaci da includere nelle presentazioni, anche a me capita di usufruirne.
Ma guardando a questo fenomeno con occhio ironico, a un mio post su Facebook “Ora esiste un'infografica per tutto, anche sulla pena di morte, stanno diventando quasi come i plastici di Vespa...”, uno mio contatto mi ha risposto segnalandomi alcuni grafici altamente significativi...stimolante 😉

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Chiquita ci ha preso!

Ciquita-adv-milano-3

Source: viraland.it via Elena on Pinterest

Chiquita tinge di giallo le fermate della Metro di Milano, giocando con i loro colori: "Prendi la gialla" recitano i manifesti #marketing #pinterest


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Ogni giorno a voi le prime pagine dei principali quotidiani nel mondo

Una curiosità...oggi 20 marzo 2012 sono presenti in una mappa ben 885 prime pagine dei principali quotidiani di 91 paesi grazie a Newseum.
Date un'occhiata anche voi! http://www.newseum.org/todaysfrontpages/flash/

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Da marzo si riformulano le Relazioni pubbliche: ecco la nuova definizione – dal sito FERPI

Dagli Stati Uniti, ma dopo una consultazione internazionale attraverso Global Alliance e le associazioni che vi fanno parte, tra cui Ferpi, arriva la nuova definizione di Rp. Si era resa necessaria in seguito alle novità introdotte dagli Accordi di Stoccolma e all’istituzionalizzazione crescente della nostra professione che ha un peso sempre maggiore nella governance delle organizzazioni e dei processi decisionali. (FERPI)

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Pinterest, il social network dei «pin» – da Il Sole 24 Ore online

È arrivato come una meteora tra i social network e in pochi mesi ha conquistato l'attenzione: Pinterest sarà presto anche un'applicazione software da sfogliare su iPad. E annuncia un restyling. Nella sua bacheca gli utenti raccolgono immagini e video di luoghi, oggetti di design, alimenti, abitazioni. Sono organizzati in piccole fotografie rettangolari, i "pin", come se fossero appuntati su una superficie di sughero con uno spillo. E diventano il punto di partenza di un meccanismo interattivo: gli iscritti possono segnalare le immagini viste nella bacheca attraverso un "repin", simile come idea all'"inoltra" della posta elettronica. di Luca Dello Iacovo - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/kZBaP

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Ecco come cambia l’informazione online – da Il Sole 24 Ore online

Se fosse una domanda, sarebbe simile a questa: come una persona arriva a un articolo pubblicato da un quotidiano attraverso internet. A rispondere è uno studio, "State of the news media", relativo agli Stati Uniti. Mostra qual è il peso dei social network, dove gli iscritti possono leggere notizie diffuse da giornali: il 9% della popolazione dichiara di informarsi "molto spesso" attraverso Facebook e twitter. di Luca Dello Iacovo - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/HBeI

 

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